Susan Seddon - Dancing Bear |
E’ il signore incontrastato della foresta. Egli è maestoso, imponente, egli rappresenta la forza incontrastata che fa da perno tra la natura e l’uomo. Le sue dimensioni e la sua andatura lenta lo fanno sembrare incapace di azioni improvvise, ma egli è imprevedibile. Egli è forza e coraggio e la sua caverna, dove dimora e si ritira in letargo, è il ritorno nel ventre di Madre Terra.
L’orso e i suoi poteri sono antichi quanto lo è la sua venuta al mondo e le tradizioni che ne derivano sono tutte antiche quanto lo è l’umanità e il sciamanesimo. Si ritiene che la culla dello sciamanesimo sia da sempre la Siberia. E’ qui che questa ‘religione’ animista ha preso forma, si è sviluppata ed è da qui che si è irradiata nel mondo (Asia, Europa, Nord America).
La parola sciamanesimo, deriverebbe da sama:n parola con la quale il popolo Evenki (tungusi) indica colui che possiede poteri di incantazione. La parole dovrebbe significare frenesia, parossismo.
Lo sciamanesimo ha radici antichissime, lo testimoniano diversi graffiti rupestri del territorio scandinavo e siberiano. Per le società animiste, lo sciamanesimo era, ed è tutt’oggi, l’espressione di un modo di vivere la natura, di sentirla quale legame tra il destino degli umani e le forze ultraterrene. Non vi erano leggi, né templi, perché il Tempio più grande era Madre Terra. Ogni luogo era sacro perciò destinato ad essere tempio di preghiera e di riti. Il sapere degli antenati fluiva attraverso la natura, per discendere nei nuovi sciamani, ed il sapere atavico era multiforme. La medicina e la magia naturale erano così fortemente e indistricabilmente intrecciate da essere un tutt’uno. Lo sciamano era medico, cacciatore e mago. Nello sciamanesimo le malattie erano solo percorsi esistenziali che l’anima umana intraprendeva nella grande foresta. Più le malattie erano gravi, più l’anima umana si era addentrata nella grande foresta smarrendo il sentiero, ed è in quelle occasioni che entrava in scena lo sciamano che diventava cacciatore e guida dell’anima smarrita.